AS1031 Antropologia della Risurrezione
Docente: Prof.
Giustificazione
Il tema del seminario è intimamente connesso alla teologia del corpo, questa presuppone che l’essere umano, fin dalla creazione, vive una tensione progressiva e dinamica alla trasformazione, cioè mira alla divinizzazione. Il percorso didattico si fonda su una duplice consapevolezza, da un lato, poggia sulla certezza che Cristo Risorto, che rappresenta la sua chiave ermeneutica nonché la sua possibilità “ultima”, dall’altro, considera l’essere umano come soggetto della vita eterna nella sua integralità di anima e corpo. Questa visione antropologica è inserita in un orizzonte escatologico. Ci si preoccuperà, perciò, di illustrare il permanere dell’individualità soggettiva oltre la morte della carne. La condizione umana è sottoposta al paradosso della morte, ma quel morire fisico si ricapitola nella partecipazione alla vita divina. La persona che muore, perde la sua caratteristica transeunte per effetto della risurrezione dei corpi, ma nel ritornare a Dio mantiene intatta l’identità.
Obiettivi
Il corso si propone di esplorare il mistero della Risurrezione ricollegandolo all’Incarnazione, in quanto l’avvento di Gesù Cristo ha mutato radicalmente l’antropologia umana. L’obiettivo sarà quello di favorire una visione complessiva del progetto divino, che ebbe inizio con l’atto creativo del Padre portato a compimento dal Figlio.
Contenuti
Il Seminario sarà sviluppato secondo alcune linee guida, che illumineranno il senso della Risurrezione declinandola in una prospettiva antropologica, cui farà da sfondo una visione biblico-patristica dell’uomo. Si traccerà una tra le possibili parabole interpretative della teologia del corpo che culmina nella divinizzazione dell’uomo, si analizzerà l’incidenza della relazione con il Cristo Risorto. A partire dalla Creazione, si procederà per la filiazione divina in forza dell’Incarnazione, giungendo sino alla trasfigurazione del corpo per effetto della grazia. S’indagherà sul particolare rapporto tra corpo, corpo-trasfigurato di Gesù e corpo-risorto, passando idealmente dalla cenere del corpo umano alla gloria del corpo divinizzato. Inoltre, l’uomo, in quanto membro del corpo di Cristo, impersona la “nuova creazione”, quale dono salvifico nell’economia divina; a seguito dell’entrata in conflitto con il mondo decaduto, è chiamato a un continuo esodo nella propria vita terrena, per partecipare alla trasfigurazione del mondo, a cui si accompagna la restaurazione dell’originaria comunione con Dio. La trasformazione (o trasfigurazione) in Cristo dell’“uomo nuovo” comprende anche quella del cosmo creato, inteso come icona della gloria divina. L’ultimo approdo della riflessione si focalizzerà sul rapporto uomo-mondo, soffermandosi sul senso cristiano della Trinità e dell’irraggiamento delle energie trinitarie sulla terra.
Metodologia
Insegnamento presenziale e interattivo. Si favorirà la partecipazione attiva dei discenti.
Criteri di valutazione
Esame orale a fine semestre.
Distribuzione del tempo di lavoro
24 ore in classe, studio personale.
Bibliografia essenziale
- ARDUSSO, F., Divinizzazione dell’uomo e redenzione dal peccato: le teologie della salvezza nel cristianesimo di Oriente e di Occidente, Edizioni Fondazione Giovanni Agnelli, Torino 2004. 45- 59; 117-131.
- BROMBIN, A., La vita in Dio. Note per un’antropologia della risurrezione. Ed. Graphe, Perugia 2022.
- LADARIA, L.F., Antropologia teologica, trad. G. Occhipinti – C. Dotolo, Gregorian & Biblical Press, Roma 2011, 109-173.
- PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Che cosa è l’Uomo? Un itinerario di antropologia biblica, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2019.
- RATZINGER, J., Escatologia. Morte e vita eterna, Cittadella, Assisi 1979.